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🥇👉 N° (1) ATTESTATO DI RICONOSCIMENTO DEL BLOG "Il Senso Dell'Esistenza.. ღ

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Lavoro in corso - WORK PROGRESS

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✠ Rosario Franco - La Fede 👈..

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La Fede👈 e la Spiritualità, ✠ non sono sintomi di religiosità,👈 ma è la consapevolezza della propria anima e dell'eterna esistenza..👈 "Rosario F."

"You are Welcome"

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Ognuno ha la sua spiritualità. Che la si ignori, si diventi atei, agnostici o puri razionalisti, la ricerca di un senso dell’esistenza, base di ogni tipo di spiritualità, è insita nell’uomo. È la consapevolezza intrinseca che vi è qualcosa che va oltre la materialità dell’esperienza fisica, supera ciò che si vede e si percepisce coi sensi. Come la crescita personale, anche quella spirituale è un percorso di tutta una vita, che si arricchisce di incontri, rivelazioni, intuizioni, fragilità come risorse, passi, anche incosci, che portano a qualcosa che è altro da sé. Un cammino, insomma, nella propria interiorità..♥

Il Senso Dell'Esistenza..❤️











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"POST SUL BLOG"

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"Napoli, il fantasma della Torre del Palasciano che terrorizza Capodimonte.."

torre del palasciano fantasma
"Napoli, il fantasma della Torre del Palasciano che terrorizza Capodimonte.."

Napoli è una città ricca non solo di arte e cultura, ma anche di storie, miti e leggende legate al mondo dell’occulto e del paranormale. 
Esoterismo e mistero, infatti, sono tipici della città. 
Tra i vari racconti che si tramandano di generazione in generazione, uno dei più particolari riguarda senz’altro la Torre del Palasciano. Sono numerosi infatti le leggende su alcuni luoghi di Napoli infestati, secondo la tradizione, da spiriti e fantasmi. E anche la Torre del Palasciano non fa eccezione. Questo edificio, situato presso la collina di Capodimonte, fu eretto per volontà di Ferdinando Palasciano, da cui prende appunto il nome.

Ferdinando fu un politico e, soprattutto, un grande medico, considerato uno dei precursori della Croce Rossa. 

La torre, risalente al 1850 circa, fu ultimata nel 1868 dall’architetto Antonio Cipolla. La pianta dell’edificio è di forma rettangolare e si innalza su due piani, più la torre. Lo stile unisce caratteri neogotici e rinascimentali, mentre la Torre sembra essere ispirata a palazzo della Signoria di Firenze.

Secondo la leggenda il fantasma di Ferdinando Palasciano si aggirerebbe ancora nell’edificio. 

Non volendo più abbandonare la sua dimora, il suo fantasma sarebbe stato avvistato affacciarsi dalla torre per poter continuare ad osservare lo splendido panorama napoletano. Attualmente la Torre del Palasciano viene usata come bed and breakfast, dove molti sono i turisti che vi soggiornano per poter ammirare la dimora di Palsciano e sperare di incontrare il suo fantasma!


"San Giorgio a Cremano. I fantasmi della fabbrica delle Bambole."

San Giorgio a Cremano. I fantasmi della fabbrica delle Bambole, l’esperto: “Ci sono presenze”

Storie di uomini, leggende e popolari epifanie ruotano attorno ai luoghi di Napoli e i suoi fantasmi; anime di gente vissuta e spiriti legati alla tradizione, si aggirano nei racconti delle nonne in alcuni posti storici della città, talvolta in interi quartieri.

A ridosso del Vesuvio, sorge San Giorgio a Cremano, prima cittadina autonoma dopo la periferia orientale di Napoli; San Giorgio, famosa per aver dato i natali a Massimo Troisi, possiede alcune fabbriche ormai abbandonate…e mai più rimesse in vita.

Tra queste, famosa è l’ex fabbrica delle bambole.

Da anni, le persone che vivono a ridosso della fabbrica, o comunque appartenenti alla zona, giurano di ascoltare talvolta tutti i rumori e il vociare di una fabbrica ancora in vita, ancora dimora della produzione continua.

Molti anni fa la fabbrica fu divorata da un tragico incendio, dovuto ad uno sbaglio tecnico da parte degli operai; si trattò di un incidente, il quale però costò la vita a numerosi lavoratori, morti in quei locali, uccisi dalle fiamme.

Ebbene, in certi periodi, soprattutto a gennaio, mese al quale si fa risalire l’incendio, la fabbrica prende vita. Voci di uomini, rumori di attrezzi e di apparecchiature si odono come nulla fosse cambiato.

Ed è proprio nel mese di Gennaio che Gennaro Solipano, dell’associazione Lux in Tenebris, con la sua squadra, si è recato sul posto per effettuare dei rilievispecifici, relativi alle presenze non terrene.

Quali strumenti avete adoperato per i rilievi nell’ex fabbrica delle bambole?

“Prima di tutto, a differenza di come tutti credono, non si tratta di una ex fabbrica di bambole, ma di una ex fabbrica di bombole. Questo era già emerso dai miei studi e dalle letture dei libri di Anna Maria Ghedina; inoltre, sul posto tutte le attrezzature o quel che ne resta, non fanno pensare minimamente alla produzione di bambole.”

E perché allora quest’erronea informazione, che si perpetua da anni?

“Beh, forse per dare magia al racconto. Si, perché le bambole sono più attraenti.Il mondo dell’occulto, se legato in qualche modo ai bambini, appare più interessante. La figura della bambola, nell’immaginario collettivo, da alla storia un lato più dark, decisamente più affascinante”.

Quali strumenti avete adoperato, quindi, per i rilievi?

“Un registratore vocale, di ottima qualità, quindi rilevatore anche di frequenze bassissime; e un K2, che sarebbe un rilevatore di campi elettromagnetici.”

E cosa è emerso?

“Il registratore ha catturato i rumori di macchinari e un vociare. Ossia, non voci limpide ma qualcosa di bisbigliato, che assomigliava piuttosto a dei brusii. Il K2, invece, ha segnalato degli alti picchi elettromagnetici quando abbiamo fatto specifiche domande ad alta voce”.

Quali domande?

“-Sei morto qui?– è stata la domanda che ha dato forti segnali e che ha visto una voce più limpida anche catturata sul registratore vocale, una voce che diceva -si-“.

E, in base alla tua esperienza, ai rilievi effettuati presso altre zone o altri edifici, credi siano presenze effettive nell’ex fabbrica di San Giorgio a Cremano?

“Noi siamo rimasti nella struttura circa 40 minuti e ci sono bastati per rilevare quelle che a mio parere sono chiare presenze non terrene. La mia conclusione è che sicuramente in quel luogo ci sono presenze.”

Molte persone affermano, inoltre, di aver visto dai finestroni mal ridotti e abbandonati, i bagliori del fuoco, i lapilli e le fiamme. Pare, insomma, che ogni volta, si ripeta la giornata dell’incendio in un macabro replay, fino al momento della fine. La stessa scena prende vita come se quegli animi, non rassegnati alla fine, ripercorressero i momenti della loro morte terrena.

"Informazioni sui tuoi cari defunti e gli Angeli guida.."

"Informazioni sui tuoi cari defunti e gli Angeli guida.."

Se hai perso i tuoi cari, è probabile che abbiano trascorso del tempo con te dopo il trapasso.

È possibile persino che siano con te regolarmente. 
Dopo tutto oltre agli angeli, anche i defunti ci stanno vicini per aiutarci ed assisterci.

Rientrano in questa categoria anche i parenti che sono mancati prima che tu nascessi e i defunti con i quali hai avuto un legame stretto, o altri appartenenti al tuo passato, che ci trasmettono un’abilità importante per comprendere lo scopo della tua vita.

Un essere trapassato che rimane sempre con te prende il nome di spirito guida.

Quando una persona muore, le viene finalmente data la possibilità di svolgere un’attività di servizio, sia per continuare con la propria evoluzione spirituale che per aiutare gli altri.

Alcuni volontari si offrono di diventare spiriti guida per i loro cari viventi e, di solito, scelgono di rimanere con loro per tutta la durata della loro esistenza fisica.

 La misurazione del tempo è diversa in cielo; pertanto se vivi fino all’età di novant’anni questo lasso di tempo sembra più breve ai tuoi spiriti guida.

Gli spiriti guida stanno con te perché ti amano e perché si preoccupano per te. Inoltre, è possibile che lo scopo della tua vita sia simile a quello dell’amato defunto che ti sta a fianco.

Stando insieme a te, realizza in maniera indiretta lo scopo della sua vita, nel caso in cui non ci fosse riuscito mentre era vivo.

Se, per esempio, porti il nome della tua cara zia defunta Anna, è probabile che lei sia il tuo spirito guida. 

Gli omonimi restano quasi sempre con noi. 
È probabile che abbiamo ereditato il nome di quella persona perché i nostri genitori hanno intuito che i percorsi delle nostre anime si assomigliano.

I nostri defunti comunicano con te attraverso il più potente dei tuoi canali comunicativi spirituali!

Come per esempio i sogni, la voce interiore, le sensazioni di pancia o le intuizioni intellettuali.

Ci vuole tempo per imparare a diventare uno spirito guida, ecco perché le persone care da poco scomparse non sono costantemente con noi.

Solo chi ha seguito un ampio percorso formativo può accompagnarci giorno e notte.

I cari defunti possono senza dubbio aiutarci, ma il fatto che le loro anime siano trapassate non li rende automaticamente nè santi, nè angeli, nè sensitivi.

Tuttavia, possono agire all’unisono con Dio, con i maestri ascesi e con gli Angeli, per aiutarci a compiere il nostro destino..

"Doreen Virtue"

♥.."Contatti spontanei con i Defunti"..♥

♥.."Contatti spontanei con i Defunti"..♥

Ci sono milioni di persone in tutto il mondo che dicono di aver avuto contatti con i defunti. Nella sola Germania si stima che quindici milioni di persone abbiano avuto un contatto spontaneo con un defunto. Molti sono comprensibilmente divisi tra la convinzione di aver immaginato tutto e la certezza di aver incontrato un parente passato a miglior vita. Questi incontri sono un dono che ci permette di capire come i nostri cari continuano a vivere, e l’offrire consolazione e il supporto per la propria morte fa parte dei compiti dei defunti verso i vivi. Naturalmente giocano un ruolo importante anche le situazioni irrisolte: i defunti chiedono spesso perdono per colpe che hanno commesso o si attaccano a luoghi o persone perché si sentono ancora legati alla vita terrena. Con il perdono e la preghiera possiamo aiutarli a trovare la loro strada verso la luce.

Percepire una presenza:

I defunti che compaiono sotto forma di presenze possono solo essere intuiti. Si ha una sensazione quasi fisica di contatto e questo avviene spontaneamente, anche se non si sta pensando in quel momento al defunto. Ogni persona dispone di una sua essenza ed energia individuali. Sono questi elementi a essere percepiti dai vivi, pertanto tali presenze vengono giudicate familiari. Questo sottile forma di contatto si instaura spontaneamente in qualsiasi situazione. Chi percepisce tali presenze non fa alcuno sforzo particolare e non ha bisogno di concentrarsi sul defunto.
Iris, una donna che ha partecipato a un mio seminario, mi ha raccontato:

“Ero in salotto intenta alla lettura di un libro. Mia madre era morta da sei settimane. Improvvisamente mi sono sentita avvolgere dalla pace dalla dolcezza. È stato allora che ho percepito la sua presenza. È stato qualcosa di spontaneo, armonioso e positivo, mi ha consolato e fatto sentire protetta. Ho avuto l’impressione che volesse dirmi addio “.

Elke, un’altra partecipante al seminario, descrive così la sua esperienza:

“Stavo tornando a casa dal lavoro e improvvisamente mia madre è apparsa in auto, accanto a me. Era davvero li! Ho sentito la sua presenza, la sua essenza. Ho percepito un indescrivibile sensazione di calore, come se volesse mostrarmi che lei per me c’era sempre. La sua presenza mi ha consolato e riempito di gioia”.

Incontri onirici:

Uno dei metodi di contatto più comuni è l’apparizione del defunto in sogno. Contrariamente ai sogni di rielaborazione diurni, questi incontri sono percepiti come reali e ricordati per anni. I defunti appaiono come erano in vita, in gioventù. Sembrano essere nei loro anni migliori, sani e senza eventuali difetti o menomazione. Queste descrizioni coincidono anche con quelle riportate da chi ha avuto esperienze di premorte.
Questi contatti hanno luogo spesso durante l’assopimento o poco prima del risveglio, nella cosiddetta fase Alfa, uno stadio intermedio tra sonno e veglia.
Heiko, un ragazzo che ha perso il padre descrive quanto segue: 

“Mio padre è morto per un attacco di cuore. Un giorno ho percepito la sua presenza nella penombra. Lui sapeva che ero molto triste e che dopo due anni non ero ancora riuscito a superare la sua morte, non riuscivo ad accettarla. Nel sogno mi ha spiegato che dovevo andar avanti e occuparmi della mia vita: “Io sto bene. Smettila di volermi riportare indietro. Ho altre cose da portare a termine”. L’ho visto mentre mi osservava e sorrideva. Era soddisfatto infelice. Dopo questa esperienza sono finalmente riuscito ad accettare la sua scomparsa”.

L’istante della morte:

E’ soprattutto nel momento in cui si muore che accadono fenomeni particolari. Gli orologi si fermano, i quadri cadono dalla parete e le persone percepiscono il defunto accanto a loro, anche se ancora non hanno saputo che è deceduto. Ci sono molti documenti della seconda guerra mondiale che descrivono in maniera impressionante il modo in cui i soldati moribondi al fronte apparivano ai loro parenti per congedarsi.

Il momento in cui un defunto prende congedo da noi e ci passa letteralmente nel cuore dipende dall’energia che ci lega a lui. I morti sono nella condizione di trovarci in qualsiasi luogo e momento quando vogliono e pensano a noi. Le esperienze di presenza di un defunto accanto a un vivo al momento della morte, o subito dopo, sono numerose. La morte di un congiunto ci viene comunicata in diversi modi: tramite rumori, odori, lucci, spostamenti di oggetti o svegliandosi improvvisamente nel cuore della notte.
Ingeborg, una donna che ha partecipato a un mio seminario, mi ha raccontato quanto segue:

“Ero in vacanza in Austria insieme a mia madre. Mi sono svegliato all’improvviso durante la notte, non riuscivo più a dormire, ero agitata e continuavo a pensare il mio compagno Fred.
Nell’albergo in cui alloggiavamo non c’era il telefono e così ho deciso di prendere l’auto e tornare a Monaco perché avevo la sensazione che il mio compagno avesse bisogno di me. Durante il tragitto sono anche scoppiata a piangere. Quando finalmente sono arrivate al mio appartamento ho telefonato a Fred ma lui non rispondeva. Lo percepito chiaramente accanto a me e ho avuto l’impressione che volesse dirmi qualcosa, ma io non potevo far nulla. In seguito ho scoperto che era morto improvvisamente durante la notte in una clinica in America. Adesso so che quella notte c’è stato un forte legame tra noi e che ho percepito il suo ultimo desiderio quello di dirmi addio”.

Una donna ha sentito forte rumore proprio nel momento in cui suo nonno è morto, e la stessa cosa è successa quando suo padre ha avuto un incidente. Un’altra donna si è svegliata una mattina con uno strano suono nelle orecchie, poco dopo ricevuto una chiamata dall’ospedale che le comunicava la morte del marito. Alcune persone si svegliano durante la notte a una determinata ora, poco dopo ricevono la notizia che il loro parente è deceduto esattamente a quell’ora. Quando era giovane, Hilde ha vissuto in diretta l’istante in cui è morta la sua amica: 

“Mi sono svegliata all’improvviso e ho sentito la sua presenza nella stanza. Era come se volesse dirmi addio. La sua presenza è stata come un soffio. Poi mi sono addormentata tranquilla. Il mattino dopo ho scoperto che era morta in quel preciso istante”.

Monica ha scritto: “La notte che mia figlia morì di overdose, mia nipote undicenne era a dormire da me. La mattina dopo si alzò dicendo che aveva sognato molto chiaramente che sua mamma e Martin, mio figlio morto anni prima, fluttuavano mano nella mano. Sorridevano e salutavano. In quel momento noi non sapevamo ancora nulla della morte di mia figlia. Il reparto di terapia intensiva ci avvisò poco tempo dopo”.

Nell’istante della morte capita anche che i fiori appassiscono o si diffonda per la stanza un forte profumo, si possono anche notare fenomeni luminosi o addirittura apparizioni se mi corporee.

L’influsso dei deceduti sull’elettricità:

Una particolare variante del contatto da parte del defunto è la sua capacità di influire sull’elettricità. Gli elettrodomestici si accendono improvvisamente, il bollitore si mette a fischiare senza che nessuno l’abbia posto sul fornello, il lettore CD e la televisione si accendono, le luci vanno e vengono, sul computer compaiono messaggi da parte del defunto.
I contatti post mortem in connessione con fenomeni fisici non sono rari. Sembra che per i defunti sia più facile comunicare tramite l’elettricità. Particolarmente tipici sono racconti come questo: 

“Mio padre era morto da poco. Non riuscivo a dormire perché continuavo a pensare a lui. Tra me e me pensavo come sarebbe stato bello se avesse potuto mandarmi un segno. Improvvisamente la luce nella stanza si è spenta la sola. Ho chiesto ad alta voce: se tu papà? E la lampada da tavolo ha iniziato ad accendersi e spegnersi. Questi fenomeni si sono ripetuti più volte nelle settimane successive”.

Ma i defunti possono agire anche tramite gli oggetti, muovendoli. Durante un seminario un ragazzo mi ha raccontato che molto tempo prima aveva discusso con un suo amico della morte e della vita nell’aldilà e insieme avevano stabilito un segnale da mandare dall’aldilà se la cosa fosse stata possibile. Dopo una lite i due si erano persi di vista. L’amico morì in seguito a un incidente motociclistico senza che l’altro venisse a saperlo. Due anni dopo il ragazzo si trovò a pensare all’amico e ne chiamò la famiglia. Solo allora scoprì che era morto. Durante la telefonata molti oggetti solidi e stabili cominciarono a cadere dagli scaffali e poi andò via la luce. Il ragazzo non potete sorridere: era proprio il segnale convenuto!
Questo esempio mostra come i defunti talvolta mandino segnali solo quando noi siamo pronti a riceverli e a riconoscerli. 

Capita anche che i defunti si servono del telefono per dare notizie. Può accadere da svegli o nel sonno. La voce del morto è nitida ma sembra provenire da molto lontano. Alla fine della comunicazione però non si sente né il segnale di termine né di occupato, come avviene nelle telefonate comuni.
Al giorno d’oggi questi contatti avvengono anche tramite cellulare. La zia di una ragazza che ha partecipato a un mio seminario morì improvvisamente durante la notte. La mattina dopo i vicini la trovarono morta sulla sedia. Non c’era stata alcuna possibilità di dirle addio o ascoltare le sue ultime disposizioni. Quella stessa notte, mentre la ragazza dormiva profondamente, sognò che le suonava il cellulare e sua zia le parlò, dicendo dove si trovavano i soldi e alcune lettere importanti e diede indicazioni su cosa dovevano fare con i suoi averi. Il giorno dopo la ragazza trovò tutto dove le era stato detto; in caso contrario le lettere e il denaro sarebbero andati persi!

Esperienze empatica e di morte:

Sempre più persone hanno le cosiddette esperienze empatica di morte, anche dette condivisioni di morte, ossia percepiscono la morte di qualcuno nel momento esatto in cui avviene, spesso anche se si tratta di sconosciuti. Le moderne ricerche relative alla morte accennano al fatto che tali esperienze si presentano amplificate. Attualmente sono le persone nate negli anni cinquanta o sessanta che devono confrontarsi con la morte dei propri genitori. Questa generazione è aperta alle domande sul mondo dello spirito e alla medicina alternativa e naturale. Inoltre negli ultimi anni c’è stato un cambiamento nella prassi ospedaliera: i parenti non vengono più tenuti lontani dal letto di morte dei pazienti, anzi sono incoraggiati a essere presenti fino all’ultimo. 

Tuttavia quando non siamo presenti in quel momento decisivo, come spesso accade quando il processo di morte è lungo, capita di frequente che ci sia qualcuno, spiritualmente o emotivamente vicino al paziente, che vive un’esperienza di morte empatica nell’istante esatto del decesso. 

Anna, una ragazza che ha partecipato mio seminario, ha riferito che sua madre morì improvvisamente dopo aver a lungo sofferto a causa di un cancro. L’ospedale l’aveva già chiamata più volte dicendo che sua madre stava per morire. Anna era stata per giorni a vegliare accanto alla madre. Ma sua madre non moriva. Alla fine, esausta, andò a casa. Qualche tempo dopo squillò il telefono e l’ospedale la avvisò di nuovo che sua madre stava morendo. Lei però era distrutta e non andò in clinica. La mattina dopo verso le otto, nel dormiveglia, vide l’immagine di un tunnel e una figura immergervi, poi notò una forte luce. Poco dopo le telefonarono dicendo che sua madre era morta verso le otto del mattino. Le esperienze di morte empatica sono frequenti tra le persone legate da un forte sentimento d’amore.

Ingrid, una donna di Monaco che ho conosciuto a un seminario, mi ha raccontato di essere stata fidanzata per tanti anni con Joan, un soldato di stanza in Germania. Mi ha detto:

“Alla fine ci siamo lasciati perché doveva tornare in America. L’ho lasciato andare e ho trovato un altro ragazzo. Circa due anni dopo ho avuto la netta sensazione che Joan fosse appena morto. Ho sentito la sua presenza e sono rimasta sconvolta. Anche se non avevo più avuto contatti con lui ho deciso di chiamare sua zia in America. Volevo sapere cos’era successo. È stato da lei che ho saputo che John era morto all’improvviso in ospedale. Sua zia mi ha raccontato che fino alla fine John aveva pensato a me e parlato di me. Ero triste e non sapevo cosa pensare. Poi ho fatto un sogno: ero sulla tomba di John quando tutto un tratto lui mi è apparso e mi ha preso la mano. Ha detto che era sempre accanto a me e che non dovevo piangere. Poi mi ha mostrato dove viveva ora. Ho visto un paesaggio luminoso e pieno di colori, di un rosso e di oro come un tramonto. Mi sono sentita felice in pace. John ha detto che mi avrebbe aspettato e che dovevo smettere di piangere”. Dopo questa esperienza Ingrid si è sentita decisamente meglio e più tranquilla.

Vari fenomeni post mortem:
E’ altrettanto frequente che i morti cerchino di avvisare o essere d’aiuto nelle situazioni di pericolo. Questo spiega anche perché alcune persone vedono i defunti come una sorta di angeli custodi.
Molti dicono di aver sentito delle voci che echeggiavano nella testa o si inseriscono nei loro pensieri: questo fenomeno è chiamato “Comunicazione Telepatica”. Altri sentono la voce di un defunto come provenisse da un punto preciso, esterno alla loro mente. La maggior parte dei messaggi percepiti tramite l’udito sono brevi e concisi. Esempio: Ti amo, Sto bene, E’ tutto a posto… eccetera. 

Altri sono maggiormente complessi e riguardano l’aldilà. I defunti vogliono starci vicino, consolarci e tranquillizzarci.

Gisella, una donna che ha preso parte un mio seminario, ha dovuto lavorare duramente dopo la precoce morte di sua madre, per poter mantenere se e i fratelli minori. In un giorno particolarmente duro, quando era al limite delle forze, sentì echeggiare nella stanza vuota le stesse parole che sua madre le diceva sempre quand’era viva: 

“Andrà tutto bene, stai andando benissimo, sono molto orgogliosa di te!”. Questo messaggio ebbe l’effetto di consolarla, di ricordarle che il peggio era passato e che col tempo le cose sarebbero migliorate.

Anche gli odori sono un segnale tipico della presenza di un defunto: profumi, dopobarba, odore di tabacco o di fiori. Questi fenomeni sono piuttosto frequenti e vengono descritte da molte persone: 

Anna piangeva l’improvvisa morte di sua nonna. Non riusciva a superare il trauma perché era successo tutto inaspettatamente per via di un infarto. Poche settimane dopo il funerale, all’ora di cena si accorse che nella stanza aleggiava il profumo di sua nonna, una speciale essenza di muschio che percepì anche suo marito. Entrambi poi sentirono la presenza della defunta. L’effetto fu che Anna si sentì più forte e riuscì a superare la tristezza.

I defunti appaiono anche come luci o nelle sembianze che avevano in vita, che possono andare da un volto o una forma umana leggermente sfuocata a un vero e proprio corpo che sembra del tutto tangibile. 

Appaiono di solito in salute e informa anche se sono morti dopo una lunga malattia. I contatti post mortem donano consolazione e potenzialmente potrebbero cambiare la nostra vita. Dimostrano che l’amore dei nostri cari non si estingue con la loro dipartita e che la vita dopo la morte è una realtà le apparizioni dei defunti fanno anche parte del codice delle esperienze di premorte. Diversi studi medici hanno dimostrato che un’alta percentuale di individui psicologicamente normali ha avuto visioni o incontri spontanei con i defunti. Questi eventi aiutano chi soffre a sopportare meglio il proprio dolore..

"Bernard Jacoby"

"Ogni istante.."

"Ogni istante.."

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Ogni istante ci imbattiamo in miracoli grandiosi, anche se spesso non ce ne accorgiamo. Gli angeli sono intorno a noi e hanno il potere di cambiare la nostra esistenza. I più fortunati possono addirittura scorgerne l'immagine meravigliosa, altri riescono semplicemente ad avvertirne la presenza. Talvolta gli angeli entrano nella nostra vita per ispirarci e indicarci la via, oppure portano fiducia e speranza, quando il presente ci appare incerto. Altre volte ci danno la forza di rialzare la testa e andare avanti, anche quando tutto sembra perduto..

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"Benvenuti ANGELI.."

 







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Ehi tu..
davvero credi di conoscere tutto il MONDO e i suoi  MISTERI..

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☠"Non Scherzare con gli Scheletri"☠

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Benvenuti nel mio Blog

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Il Senso Dell'Esistenza..❤️











Il Senso Dell'Esistenza❤️

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(32) - "In molti vivono.." " "Rosario F."

(32) - "In molti vivono.." " "Rosario F."
In molti vivono per la sovrabbondanza, io vivo con l'eleganza e con la spiritualità, che ha la sua importanza.. "Rosario F."

"Mário de Andrade" La mia anima ha fretta..

"Mário de Andrade" La mia anima ha fretta..
"LA MIA ANIMA HA FRETTA." Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora. Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente. Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto. Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute. Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta. Non ho più molti dolci nel pacchetto. Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità. Così si difende la dignità umana e si va verso la verità e onestà È l’essenziale che fa valer la pena di vivere. Voglio circondarmi da persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima. Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare. Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora. Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza. Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una. "Mário de Andrade"

"Mário de Andrade"

"Mário de Andrade"

"Paul Claudel" Nell'atto di fede..

"Paul Claudel" Nell'atto di fede..
Nell'atto di fede c'è sempre un momento in cui bisogna chiudere gli occhi e buttarsi in acqua con cuore intrepido e senza garanzia apparente. "Paul Claudel"

"Paul Claudel"

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"BENEDIZIONE DEL GIORNO" (Gesù Yeshùa)

"BENEDIZIONE DEL GIORNO" (Gesù Yeshùa)

"Osho Rajeneesh" Il Paradiso e L'inferno..

"Osho Rajeneesh" Il Paradiso e L'inferno..
Il paradiso è qui, devi solo sapere come viverlo. E anche l'inferno è qui, e sai perfettamente come viverlo. E' solo questione di cambiare la tua prospettiva, il tuo approccio alla vita.. "Osho Rajneesh"

"Osho Rajneesh"

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💀 "PER NON DIMENTICARE" Accendi una candela 🕯 virtuale, è un modo per esprimere il tuo amore..❤️✔

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☦ (CLICCA SULL' IMMAGINE) Accendi una candela 🕯 virtuale, è un modo per esprimere il tuo amore, ❤️ e un ricordo, verso chi ci ha lasciato 💀 ai nostri occhi, 👀 ma vi assicuro, che è sempre presente nella nostra vita.. ✔ Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. ✔ "Agostino d'Ippona" (Sant'Agostino)

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"Osho Rajneesh"✓ L’unico Dio è la vita stessa..

"Osho Rajneesh"✓ L’unico Dio è la vita stessa..
Non è giusto credere che Dio sia un’entità al di fuori di noi. Noi ne siamo parte, e la nostra vita è il bene più prezioso che abbiamo.. "Osho Rajneesh"

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🏆 N° (1) ATTESTATO DI RICONOSCIMENTO DEL BLOG "Il Senso Dell'Esistenza..ღ "

Questo riconoscimento 🎫 viene attribuito ai siti, blog o forum che essendo stati votati dal pubblico, sono riusciti a posizionarsi in...

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